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PENTASTRATTISMO 

Movimento d'arte 

Pentastrattismo

Il movimento del Pentastrattismo nasce dall’idea di alcuni artisti italiani che dopo anni di predominio del figurativo (Transavanguardia di Achille Bonito Oliva docet) ha deciso di far sentire la propria voce inventando un nuovo movimento d’arte (febbraio 2015).

In Italia, soprattutto in Italia fare gruppo è sinonimo di successo. Da soli non si va da nessuna parte. Basti pensare al Futurismo di Marinetti, all’Arte Povera, al movimento creato da Oliva. Ora ci siamo anche noi. Prendiamo spunto dal genio precursore di alcune icone dell’arte contemporanea mondiale. Ci si ispira all’arte concettuale di Duchamp che ha fatto del suo orinatoio un simbolo mondiale rendendo l’arte in <<già pronto>> come può essere appunto un orinatoio. Il ns movimento si inspira, anche, ai tagli di Lucio Fontana che una volta terminate le sue opere decideva di tagliarle

Se Duchamp avesse avuto figli americani questi sarebbero sicuramente stati Pollock e il mitico Andy che hanno fatto di cose semplici un mito assoluto del contemporaneo. Pollock ha scoperto per caso che l’actionpainting ed il suo “dripping” potevano diventare arte e Warhol ha fatto degli oggetti di uso quotidiano la sua  Pop Art. Ma Pentastrattismo non è solo questo: è anche arte informale, materica, cinetica, segnica e concettuale”.

” Penta dal greco che significa cinque perchè cinque sono per noi le sottocategorie principali dell’arte astratta in generale. Essere un artista Pentastrattista significa essere una mosca bianca, una pecora nera, un precursore, un anticipatore, uno che spacca con gli schemi formali del passato, uno nel quale le idee sono alla base di tutto il proprio lavoro.Tecnica e dettagli contano relativamente.

Qui si inneggia all’action painting, all’impulso che spinge l’artista a non seguire schemi precisi e logici. E’ l’idea che prevale sulla tecnica, il concetto che si vuole esprimere anche presentando un monocromo totalmente bianco ed all’apparenza privo di significato. L’idea diventa mito e leggenda soprattutto se fatta in anticipo rispetto agli altri, rompendo regole e  abitudini del tempo in cui si vive. Dicono che l’arte contemporanea sia un falso, una pura illusione ma anche Michelangelo quando dipinse i suoi capolavori era stato criticato e mai avrebbe immaginato di diventare un gigante dell’arte mondiale” .

Il Pentastrattismo ha un suo Manifesto Programmatico fatto di nove articoli e, come ogni Manifesto, è suscettibile di modifiche, aggiunte e revisioni. Un Movimento aperto agli artisti che si occupano di astrattismo ma senza trascurare l’idea, il concetto che nasce dalla realizzazione di un’opera, ovvero la concettualità. Per cui elementi fondamentali del Movimento sono:

  •  spazi informali

  • stratificazioni materiche

  • concettualità

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Critica del Prof. Nuccio Mula

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<< Ho letto con molta attenzione il Manifesto del Pentastrattismo e concordo su ogni suo punto, auspicando che la ricerca e la creatività nell’ambito delle sue precise dichiarazioni d’intenti volte alla promozione ed alla valorizzazione dei 5 contesti espressivi scelti e privilegiati per il rinnovo di ulteriori approfondimenti faccia scaturire, grazie anche al solido contributo già espresso dai numerosi e qualificati artisti che vi hanno aderito, esiti di tangibili concretezze che gratifichino l’occhio, l’intelletto ed il cuore, smentendo quello scetticismo sugli “ismi“ contemporanei d’eteroguidata, presunta e precaria individualità che, oltre a rendere più che perplesso Luigi Capuana già nell’ormai lontano 1998, fin troppo spesso prosegue, anche nel Terzo Millennio, ad intubare ed ingolfare di sterilità anche i tragitti più ardui ed affabulanti dei dinamismi d’ogni flusso creativo>

(Prof. Nuccio Mula, docente universitario di Fenomenologia dell’immagine e delle Arti Conteporanee e componente dell’Associazione Internazionale dei Critici d’Arte, aderente all’ UNESCO)

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